venerdì 27 luglio 2012

Uomini e Donne (i tronisti non c'entrano però!)


Premessa: questo vuole essere un post ironico che si basa solo ed esclusivamente sulle mie esperienze quindi invito sin da ora eventuali lettori permalosetti a non prenderla sul personale e farsi due risate.

Visto che ormai mi sono beccata la nomea di "quella che si fa il mondo intero" dalle mie amiche (Grazie, anche io vi voglio tanto bene!) tanto vale sfruttare la mia ormai decennale esperienza per stilare una lista delle più svariate tipologie di esseri maschili con cui ho avuto a che fare fino a questo momento.

  1. Quello che promette mari e monti ma alla fine ti ritrovi al massimo una palude stagnante: questa categoria di uomini è assai diffusa e molto insidiosa poiché non è sempre facile capire se il soggetto in questione stia bluffando o meno. Di solito la conversazione parte via sms o chat e si passa ben presto da argomenti di tutti i giorni a tematiche più "accese". In genere il millantatore ti fa intendere con giri di parole più o meno espliciti di essere un esperto amatore ed è più facile per la donna ignara cadere nella trappola se è da un po' che non pratica la nobile arte. Si sa, l'astinenza annebbia le capacità di discernimento. Se la sventurata non riesce a capire in tempo in che guaio si sta cacciando si ritroverà ben presto in una situazione spiacevole. Generalmente una volta che il nostro eroe (si fa per dire) ha la possibilità di dimostrare concretamente ciò di cui va tanto fiero è il momento in cui tu vorresti trovarti a 100 mila chilometri da lì. Ammesso che riesca a compiere le sue funzioni in un lasso di tempo non imbarazzante per sè e per gli altri, in genere non sa nemmeno da che parte stia il clitoride (No guarda, non ci siamo! Ma nemmeno per sogno, dove lo stai cercando?!) e una volta terminata l'agonia ha anche il coraggio di chiederti se ti è piaciuto.
  2. Il Distruttore: il lato positivo di questa categoria di uomini è che tendono a essere molto passionali e a prendere ben volentieri l'iniziativa. Il che è un bene se non fosse che presi dall'impeto del momento si tramutano in macchine distruttrici. Sono un po' come dei Transformers: pensando di avere badili al posto delle mani, una ruspa al posto della lingua e un martello pneumatico al posto del pene partono all'attacco della malcapitata che cerca in tutti i modi, ahimè invano, di far capire loro che ci troviamo su un letto a fare sesso, non in un cantiere di demolizioni. Al termine della lotta (perché di questo si tratta) il parente terrestre di Optimus Prime non ti lascia mai insoddisfatta o delusa, ma come parte integrante del pacchetto ti porti a casa anche una serie di lividi e dolori articolari un po' ovunque.
  3. Quello che non si arrende mai: vi auguro con tutto il cuore di non avere mai a che fare con questo genere di esseri maschili. Nonostante numerosi e netti rifiuti lui insiste imperterrito nell'inseguire il suo obiettivo. Prima prova l'approccio romantico, condito di invito a cena e messaggini adulatori. Visto il fallimento del primo tentativo (Se non ti rispondo, fatti delle domande Cristo Dio!) decide di passare al piano B, che consiste nel farti apprezzamenti più diretti e proporsi in maniera più baldanzosa nella vana speranza di prenderti evidentemente per sfinimento. Non importa quante volte declinerai spudoratamente i suoi inviti, quante volte non gli risponderai affatto, lui non si arrenderà. Lui tornerà periodicamente alla carica come se ogni rifiuto accumulato si cancellasse automaticamente dalla sua memoria dopo 15 giorni. Se non altro, una nota di merito va alla tenacia.
  4. Quello che lancia il sasso e nasconde la mano: allora, questi sono tra quelli che mi fanno più incazzare in assoluto. Una volta lanciato il sasso bisogna anche avere il coraggio di andare a vedere dov'è caduto, invece che tirare indietro la mano e fare come se niente fosse successo. No no, miei cari, non si fa così! Se lo incontri una sera in discoteca che fa il gallo e lo spigliato con tanto di lingua e mani che vanno ovunque, la volta successiva in cui vi incontrate pare logico aspettarsi di completare l'opera. E invece no, 'sto mona ti porta a prendere un gelato del cazzo (che offri pure tu, tra le altre cose!) e dopo un'ora scarsa ti dice che ha sonno e andrebbe a letto. Con tutta la buona volontà non riesci a nascondere troppo bene la tua espressione interdetta eppure il coglione ha anche il coraggio di chiederti un passaggio fino a casa. E il tempo che hai sprecato a depilarti alla perfezione per lui dove lo mettiamo?! Crepa te e tuoi gelati di merda!
  5. Il caso patologico: e qui siamo giunti al capolinea, alla situazione estrema, all'esemplare che più esula dalla mia comprensione. In apparenza sembra tutto regolare, tutto perfetto. L'attrazione c'è, l'intesa c'è, gli interessi comuni ci sono e siete entrambi single. Cosa potrebbe mai succedere per rovinare questa splendida prospettiva? Niente. Nel senso che infatti non succede proprio un bel niente. Prima passa tutta la sera a parlare con te poi quando è ora di salutarsi non ha nemmeno le palle di chiederti il numero di telefono (e quindi qui sei tu che per l'ennesima volta devi fare la parte dell'uomo). Poi sembra prendere coraggio e parte una corrispondenza che pare promettere bene. Che la parvenza  che sia affetto dall'ormai diffusissimo morbo della "senza-pallite" fosse solo un'impressione? Rinfrancata da questa speranza già pregusti il raggiungimento dell'agognato obiettivo. Arriva addirittura a scriverti messaggi che farebbero arrossire Eva Henger ma quando tu gli proponi finalmente di rincontrarvi lui cosa fa? Non ti risponde, signori! La tua richiesta cade drammaticamente nel vuoto e tu ti senti irrimediabilmente cogliona. Ma io dico, ma sei normale?! Una volta c'erano gli uomini che avevano paura di impegnarsi e andavano cercando solo la scopata, adesso siamo scesi addirittura al livello ancora inferiore. Non si sforzano nemmeno più di racimolare la classica "botta e via", ma sembrano accontentarsi della semplice idea di essere cercati, di essere desiderati. Mentre le donne sono quelle che spesso vengono accusate di "non darla via" a me sembra che ultimamente quelli che si crogiolano nel loro ego senza fare quel passo in più siano sempre di più i cari maschietti. Per la disperazione di tante donzelle, due delle quali in preda al panico coniarono la frase che ormai è proverbio: "Ma cosa deve fare una per farsi scopare?"
Per oggi dal fronte It's All About The Sex [cit. Sex - Motley Crue] è tutto.

venerdì 20 aprile 2012

Le 50 cose che mi mancano del Giappone

  1. La mia piccola e lurida stanza 520 costantemente avvolta nella polvere
  2. Il mio scomodissimo materasso 
  3. Il mio scomodissimo cuscino 
  4. Scrivere insulti sulla lavagna della hall del dormitorio verso quelli che non riportavano le aspirapolveri 
  5. Le merdate del conbini
  6. Accamparsi al McDonalds per aspettare il primo treno del mattino
  7. Programmi televisivi dove la gente parla per ore di cazzate mostruose
  8. Ritrovarsi a dire "Ommioddioccheccariiiiino!" un po' troppo spesso
  9. I giapponesi che spintonano come pazzi nelle discoteche
  10. Io che, adeguandomi ai giapponesi, spintono come una pazza nelle discoteche
  11. Uscire dalla discoteca alle 5 del mattino e fare colazione da McDonalds con il ソーセージマフィン [=sausage muffin] 
  12. La particolare intonazione dei commessi di Forever 21 nel dire いらっしゃいませ~、どうぞゆっくりご覧くださいませ~ [= Benvenuti, prego guardate pure con calma!]
  13. Forever 21
  14. I buttadentro delle izakaya che ti urlano nelle orecchie
  15. I "tizi che indicano"
  16. I 20 minuti a piedi dal dormitorio alla stazione di 飛田給 e tutte le possibili strade alternative tentate per evitare i conati di vomito (bè forse questo non mi manca poi così tanto) 
  17. I pugni sul muro della Giulia ogni volta che le linkavo delle foto di T.O.P
  18. I kaishain [= impiegati] che di venerdì sera vanno a ballare in giacca e cravatta perché arrivano direttamente dall'ufficio
  19. Non avere bisogno di guardare gli orari dei treni prima di uscire perché tanto ce n'è uno ogni 10 minuti
  20. Il karaoke nomihōdai [= all you can drink] fino alle 5 del mattino
  21. I Welcome party
  22. Mister Donut e il suo caffè che dopo 6 mesi "Non è poi così male!"
  23. Parlare liberamente delle persone accanto a noi in italiano perché "Tanto non capiscono" con la consapevolezza che "Prima o poi incontreremo uno che ha l'一級 [= livello madrelingua nelle certificazioni linguistiche] di italiano!"
  24. L'approssimativo cafè au lait delle macchinette dell'università
  25. La maionese giapponese (che è diversa dalla nostra e molto più buona!)
  26. L'alleanza Italia - Spagna
  27. Gli ascensori che parlano
  28. I camerieri che ti dicono 大変にお待たせいたしました[= mi scusi se l'ho fatta attendere così a lungo] *Ma se son qui da 1 minuto!!*
  29. Il ragazzo della security del Vanity che offre i cioccolatini alle ragazze in fila per il bagno
  30. Shinokubo
  31. Le giapponesi che girano in minigonna senza calze anche con - 5°C
  32. Gli esemplari di Shibuya
  33. Le banche che producono carte di credito coi personaggi dei cartoni animati
  34. Le purikura
  35. Mentire spudoratamente nelle happyō [= presentazioni orali] in classe
  36. L' umeshu [= una specie di vino fatto con le prugne]
  37. L'esperienza ultraterrena di salire sul treno durante le rush hours
  38. La pizza al formaggio del Kin-no-kura
  39. I quiz televisivi dove i concorrenti che non vincono si disperano come se avessero scommesso le loro case
  40. Stordirsi beatamente nei game center di Akihabara
  41. Essere sfidate a Tekken da un ragazzino e ovviamente essere stracciate senza pietà
  42. Non poter fumare per strada ma poter fumare nei locali
  43. Il katsu karee
  44. Salire sul treno e trovarci gente che dorme sul pavimento
  45. Le pubblicità imbecilli dove per qualsiasi cosa c'è qualcuno che canta canzoncine ridicole
  46. Ragazzi giapponesi che tentano di approcciarti in inglese con evidenti difficoltà e tu non sai se rivelare loro che parli anche giapponese o approfittare delle loro scarse capacità comunicative per tagliare il discorso
  47. Le crèpes チョコバナナ生クリーム [= cioccolata, banana e panna montata]
  48. Il Book Off
  49. Inventarsi i nomi dei templi 
  50. Tutto quello che mi sono dimenticata di scrivere nei precedenti 49 punti
Per oggi dal fronte Nostalgia Portami Via è tutto.